Le unghie sono degli annessi cutanei, definite anche “produzioni cornee dell’epidermide”, che sono poste sulla faccia dorsale delle ultime falangi delle dita di mani e piedi.
Le unghie contribuiscono in misura sostanziale alla precisione manipolativa della mano. Grazie alla presenza di queste lamine riusciamo a manipolare oggetti molto piccoli, come uno spillo.
Le unghie, inoltre, conferiscono alla punta delle dita una maggiore sensibilità, grazie alla ricca innervazione del letto ungueale. Infine, tali strutture fungono da vere e proprie placche protettive dell’estremità digitale.
Sfoggiare unghie sempre perfette, lunghe, che non si sfaldano, con lo smalto che non si rovina mai, è il sogno di tutte e sarà per questo che si sente parlare sempre più spesso di trattamenti come ricostruzione delle unghie o smalto semipermanente, una moda molto in voga anche tra le giovanissime che però forse non sono abbastanza coscienti dei potenziali danni e delle malattie e carenze strutturali delle unghie.
Il problema delle unghie che si sfaldano è molto diffuso e si manifesta con maggiore incidenza nelle donne con età compresa fra i 20 e i 40 anni. Inoltre, tale disturbo tende a manifestarsi prevalentemente a livello delle unghie delle mani.
Le cause che portano allo sfaldamento delle unghie possono essere molteplici e di svariata natura. Nella maggior parte dei casi, le unghie tendono a sfaldarsi poiché eccessivamente disidratate e, anche in questo caso, le cause che provocano tale disidratazione possono essere diverse.
Quando avviene su unghie non ricostruite, nel dettaglio, si assiste allo sdoppiamento della lamina ungueale, a causa del quale gli strati più superficiali tendono a sfaldarsi e a staccarsi dal resto dell’unghia. In questo modo, l’unghia diventa sempre più fragile ed il margine libero appare frammentato. Lo sfaldamento degli strati di superficie ungueali è chiamato tecnicamente “onicoschizia lamellina”.
Diversamente la causa dell’indebolimento delle unghie ricostruite è data dalle tecniche usate per la sua applicazione, dal prodotto e anche da come vengono rimosse.
Una buona regola sarebbe che ogni quattro refill, la ricostruzione andrebbe smontata. Le unghie andrebbero lasciate “libere” per 15/20 giorni, non tanto per farle respirare (le unghie non respirano) ma perché, una volta che si decide di eliminarla, l’unghia risulta “provata” e va trattata adeguatamente per sanarla. Difficile dire quanto aspettare per una successiva applicazione perché è una condizione molto soggettiva. L’unghia naturale in questo periodo va nutrita e rinvigorita con elementi naturali, gli stessi che la compongono, per garantire alla matrice di rigenerarsi e all’unghia di indurirsi.
SERUM CLAVUS STREGHTENER
È un olio naturale nato per il trattamento delle unghie fragili e che tendono a sfaldarsi, sia per cause endogene (carenze alimentari, invecchiamento, disturbi e malattie) o esogene (traumi e sostanze chimiche, cosmetici, ricostruzioni) che viene associato a diverse sostanze che sono contenute naturalmente nelle unghie.
Come usare SERUM CLAVUS STRENGTHENER
Dopo aver eliminato la ricostruzione e aver ripulito le unghie con un peeling delicato come OLEUM LEVIS, diluito al 50% con acqua, e opportunamente risciacquato, applicate SERUM CLAVUS STRENGTHENER, lasciatelo in posa sulle unghie per almeno dieci minuti; al termine dei 10 minuti effettuate un leggero massaggio alle vostre unghie in modo da far assorbire l’eccesso di prodotto senza risciacquare. Questo procedimento va ripetuto per almeno tre volte a settimana per tre settimane. Alla fine del periodo di trattamento le vostre unghie saranno rinate e nuovamente forti; a quel punto deciderete se applicare nuovamente la ricostruzione o sfoggiare le vostre favolose unghie naturali.