L’elasticità e il tono della pelle

La pelle è formata da tre strati: l’epidermide, il derma e l’ipoderma; le fibre che fungono da “impalcatura” per la pelle si trovano nel derma e sono le fibre di collagene e le fibre di elastina. Queste proteine, prodotte dai fibroblasti, cellule specializzate a produrre le componenti della pelle, rappresentano il 25% di tutte le proteine del corpo.

Il collagene è formato da tre proteine che si attorcigliano una sull’altra, formando una struttura simile a una corda, questo fornisce la struttura del nostro tessuto connettivo. Il collagene arriva a costituire il 90% della nostra pelle ed è più abbondante nel derma, nei muscoli, nelle ossa, nei vasi sanguigni, nei tendini e nell’apparato digerente. Esistono 28 tipi diversi di collagene, i più conosciuti sono l’I, II, III e IV e il tipo I è particolarmente presente nella pelle.

L’elastina è un’altra proteina caratteristica della pelle alla quale garantisce elasticità e possibilità di deformarsi quando sottoposta a tensioni meccaniche; è proprio questo reticolo formato dall’elastina a conferire alla cute la sua naturale elasticità e la sua capacità di resistere alle deformazioni. Tale elasticità, tuttavia, è limitata dall’intrecciatura con le fibre di collagene che conferiscono alla pelle compattezza e resistenza alla trazione. Possiamo immaginare questa sostanza come un elastico che a forza di allungarsi e accorciarsi, con il passare del tempo diventa meno elastico, infatti, nel corso del processo di invecchiamento la pelle perde progressivamente la propria elasticità poiché l’elastina “danneggiata” o non viene sostituita, oppure è sostituita da fibre non funzionali. Come risultato di questo processo la pelle si rilassa e la persona può sembrare più vecchia di quanto lo sia in realtà.

Hai fretta?

Non ti preoccupare, scarica la versione PDF e se vuoi condividilo

DA COSA E' DOVUTA?

Il turnover dell’elastina è estremamente basso, ha un’emivita che si avvicina all’età dell’organismo. Il nostro corpo sintetizza l’elastina durante tutto lo sviluppo, fino all’età di 20 anni circa.

L’elastina è in grado di allungarsi e contrarsi entro certi limiti senza subire danni. In termini quantitativi, rappresenta il 2% del peso del derma; secreta sotto forma di monomero (tropoelastina), concorre insieme alle microfibrille di fibrillina a formare un reticolo tridimensionale che conferisce alla cute una certa elasticità. La tropoelastina è una proteina ad alto peso molecolare (circa 70.000 Dalton) che si caratterizza per la presenza di amminoacidi quali la prolina, la glicina, l’alanina e la valina. 

Le molecole di tropoelastina vengono secrete dalle cellule nello spazio extracellulare e si dispongono in fibre elastiche vicino alla membrana plasmatica, di solito in rientranze della superficie cellulare. Le fibre elastiche sono costituite da un’impalcatura di microfibrille tubulari, così chiamate perché presentano una piccola cavità cilindrica al centro, e da una matrice amorfa che è la parte predominante. Le microfibrille tubulari sono costituite da una glicoproteina, detta fibrillina, e sono inestensibili; la matrice amorfa è costituita invece dall’elastina, responsabile del comportamento elastico che dà il nome a queste fibre.

La diminuzione di elastina​

Le cause della degradazione dell’elastina o dell’alterazione della sua struttura possono essere diverse.

  • Vi sono situazioni nelle quali la distensione della pelle supera la capacità elastica dell’elastina. È questo il caso di un rapido aumento di peso, cui consegue il “cedimento” del tessuto e la comparsa delle cosiddette “striae distensae”, meglio note come smagliature.
  • Alcune terapie farmacologiche, come quelle cortisoniche, specie se prolungate nel tempo, hanno dimostrato di ridurre la sintesi di elastina, non a caso sono ben note come responsabili delle smagliature.
  • L’invecchiamento fisiologico, già dai 25/30 anni, è la prima causa di perdita di elasticità, ma anche l’invecchiamento accelerato, dovuto all’eccessiva esposizione al sole o lampade, al fumo, allo stress, stanchezza, cattiva alimentazione, all’inquinamento e prodotti cosmetici non idonei possono concorrere a una perdita di tonicità della pelle.
  • La menopausa, infatti, a partire da questo momento si riduce naturalmente la compattezza e la densità del derma, lo strato più profondo della pelle, che prima dei 50 resta naturalmente elastico, grazie all’azione degli ormoni e delle ghiandole sudoripare che hanno anche la funzione di idratare costantemente. In assenza di questo sistema di idratazione naturale e con l’invecchiamento cellulare che contribuisce a far perdere il tono generale, ecco che la pelle si fa meno tonica, più secca, compaiono le prime rughe e in qualche punto specifico, i primi cedimenti: braccia, cosce, ginocchia, collo.
  • La genetica: un altro motivo per cui la pelle appare più cascante, può essere anche genetico. Con l’età, i muscoli che sostengono la pelle si indeboliscono e talvolta al loro posto inizia ad accumularsi il grasso, causando il cedimento.
  • Un altro fattore che può provocare la comparsa di rilassamento cutaneo è quando il processo di invecchiamento rende più difficile la rigenerazione delle cellule. Con l’invecchiamento le concentrazioni dermiche di elastina funzionale diminuiscono, e la pelle perde fortemente elasticità. Questo avviene sia per una riduzione della sintesi di elastina, sia per l’iper-attivazione di sistemi enzimatici (metalloproteasi, nello specifico elastasi) in grado di aumentare la degradazione di elastina, sottraendogli la peculiare elasticità. Insieme alle concentrazioni di elastina, diminuiscono anche quelle di collagene, che modifica la propria struttura diventando ancor meno elastico e più fibroso.

Come capisco quanto è elastica?

Basta pizzicare leggermente la pelle e vedere in quanto tempo ritorna al suo stato normale, più il tempo aumenta minore sarà l’elasticità della pelle.

Come preservare l'Elastina

Come accennato, la prevenzione è uno degli strumenti di cui ci si può servire per preservare l’elastina dalla degradazione e diversi sono gli strumenti possibili che si possono impiegare per promuovere la sintesi dell’elastina e diminuirne il più possibile la degradazione. Tali strumenti vanno dalla prevenzione, fino all’applicazione topica di appositi integratori contenuti nei cosmetici più funzionali, ricchi di ingredienti adatti allo scopo.

È importante scegliere cosmetici senza paraffine, siliconi o derivati del nylon, che fingono di dare tonicità alla pelle, come un’impalcatura teatrale, ma diminuiscono l’efficacia degli altri principi attivi e tendono a disidratare e a sensibilizzare la pelle; inoltre, una volta lavati via, la pelle torna a cedere come e peggio di prima. Meglio scegliere formulazioni ricche di vitamina E, antiossidante con proprietà elasticizzanti e protettive e oli vegetali ricchi di omega 3-6 come l’avocado, il girasole e il mais, particolarmente indicati per ridare tono alla pelle.

Come applicare i cosmetici

Massaggi e auto massaggi, effettuati con una crema, come Corpus Lac, è una pratica molto utile per mantenere più elastica e giovane la pelle. Questo tipo di applicazione, unito alle sostanze contenute nel prodotto, consente di ossigenare i tessuti; inoltre, massaggiando la pelle con movimenti profondi, sempre dall’interno verso l’esterno e dal basso verso l’alto, si può stimolare la circolazione sanguigna e migliorare l’apporto di nutrienti alla pelle; stimolando il microcircolo, la linfa e la muscolatura, a seconda della pressione effettuata, aiuta a mantenere più tonica la pelle. Questo automassaggio è possibile effettuarlo anche ogni giorno.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *