Avere denti gialli è uno dei principali motivi di imbarazzo quando ci troviamo di fronte ad altre persone. Impropriamente, infatti, i denti gialli vengono associati a una scarsa igiene orale.
Certo, sfoggiare un sorriso “ingiallito” non è un bel biglietto da visita. In realtà le cause dei denti gialli possono essere molteplici e non sempre legate ad abitudini scorrette.
Conoscere i fattori scatenanti di questo inestetismo può senza dubbio aiutare a contrastarlo. Non serve, infatti, rassegnarsi ai denti gialli. Le possibilità di migliorare il proprio sorriso oggi ci sono, e sono sicure ed efficaci. Iniziamo subito con il sottolineare che i denti gialli sono, in parte, legati anche a un fattore genetico, quindi molto personale e non influenzabile. Il colore dei denti di ciascun individuo è una caratteristica strettamente individuale e unica. Non tutte le persone, infatti, presentano una dentatura di colore bianco candido. Molte persone, ad esempio, possiedono una colorazione dei denti che tende naturalmente ai toni del giallo, così come vi sono individui i cui denti possiedono una colorazione che tende al grigio. Il colore dei nostri denti, come avviene per quello dei capelli, è scritto nel DNA.
A determinare il colore dei denti, così come lo vediamo esternamente, è la dentina, che contiene pigmenti che spaziano da una sfumatura più bianca ad, appunto, tonalità più gialle o grigie. Anche la resistenza e lo spessore dello smalto sono elementi trasmessi geneticamente: se lo smalto è sottile sarà più facile andare incontro a macchie e alterazioni di tinta. Chi nasce con i denti gialli (o maggiormente predisposti all’ingiallimento) in pratica potrà fare ben poco per modificare il colore. Questo non vuol dire che le cause ambientali e i comportamenti non influiscano, anzi.
L’ingiallimento dei denti riconosce numerose e differenti cause d’origine, non sempre facilmente individuabili. Anche una persona meticolosa e devota all’igiene orale, per esempio, può notare antiestetiche e sgraziate macchie gialle sui propri denti. Questo perché i pigmenti contenuti in alcuni alimenti (come liquirizia, caffè, tè, cioccolato e caramello) e bibite colorate possono fissarsi negli strati superficiali dello smalto o, addirittura, spingersi in profondità sino alla dentina. Per non parlare, poi, del fumo di sigaretta: l’accostamento “denti gialli-fumatore” è oramai universalmente noto. È possibile che sui denti compaiano macchie “estrinseche”, ossia esterne, dovute alla penetrazione nella struttura dello smalto di pigmenti provenienti dai cibi o bevande. Come abbiamo visto, il caffè, il tè scuro, il vino rosso, la nicotina e altre sostanze contenute nel fumo di tabacco hanno la capacità di colorare le superfici dentali con cui vengono in contatto, e con il tempo scuriscono visibilmente i denti di chi li consuma frequentemente. Le modificazioni del colore possono essere dovute anche a macchie “intrinseche”, ossia interne alla struttura del dente, dovute per esempio ad anomalie nella mineralizzazione dello smalto, a un’assunzione eccessiva di fluoro durante l’infanzia (fluorosi), oppure all’uso di farmaci come le tetracicline durante la formazione dei denti permanenti.
Oltre alle abitudini alimentari poco adatte per mantenere la naturale cromia dei denti, l’ingiallimento dentale può esser conseguenza di depositi di placca e tartaro. Anche i processi cariogeni rientrano nella lista dei possibili imputati dei denti gialli: nello stadio iniziale, le carie si manifestano sotto forma di piccole macchie gialle sul dente danneggiato. A tal proposito, ricordiamo che una scorretta igiene orale, oltre a favorire chiaramente la formazione di carie, può anche essere causa di denti gialli. Infatti, anche l’utilizzo prolungato di collutori antibatterici può scurire lo smalto in modo molto evidente.
L’avanzare dell’età è un altro dei fattori che può determinare variazioni nella colorazione dei denti. Con il passare degli anni, i denti saranno più soggetti ad ingiallimenti, fino ad assumere una tonalità giallastra o marroncina. Infatti, il processo di invecchiamento scurisce il colore dei denti, perché la dentina, ossia il tessuto osseo che si trova all’interno dello strato di smalto, si ispessisce e tende a ingiallire; dato che lo smalto non ha colore ma lascia trasparire quello della dentina, ne risulta un generale e naturale ingiallimento dei denti.